A Natale puoi.. Prima considerazione

A Natale puoi.. fare quello che non puoi fare mai…
E’ Natale e a Natale si puo’ dare di piu’..
Eh no, o è Natale tutti i giorni o non è Natale mai

Perche’ solo a Natale? Perche’ se ti butti in altri momenti non è più morbido?
Eppure il nostro Natale e’ solo cosparso di dolciume e lustrini, mentre per qualcuno è la festa più triste dell’anno.

Mi gioco l’aiuto di Paolo Curtaz (cit. da testi e conferenze di Paolo Curtaz http://www.paolocurtaz.it/) 

Parliamo di Natale. È anche abbastanza facile. Natale è sempre uguale. Io sono per l’abolizione di questo Natale. Natale ritoccato… proviamo a fotografarlo. Il Natale che oggi iniziamo a preparare è una fotocopia sbiadita di un capolavoro ad olio: ne abbiamo perso i colori, la profondità, la lucentezza. Come possiamo recuperarlo? Dio si è fatto Parola. Siamo nell’era della comunicazione globale, di Google e wikipedia, delle petizioni su face book.. proviamo allora attraverso la Parola Predominanza del Natale ritoccato: come preparare una bella festa di compleanno.. prepariamo tutto, ci mettiamo un sacco di tempo, arriva il giorno della festa e poi… ci siamo dimenticati di invitare il festeggiato! In mezzo ai segni… noi lo abbiamo perso.
Analizziamo di quello che succede: Bambini, cosa succede a Natale? Viene Babbo Natale… eh beh.. è più grosso del Bambino, è più facile ricordarlo. Facciamo tutta una serie di segni e non sappiamo più il perché… ad esempio: 

  1. Facciamo i regali.. bene… facciamoli… (pianino che con la crisi non si sa mai..), ma perché facciamo regali? Perché Dio per primo si è fatto dono! Questo è da raccontare ai nostri bambini 
  2. Facciamo il presepe? Perché il buon Francesco d’Assisi nella Greccio del 1200 voleva dire ai fratelli crociati: “ma cosa andate a farvi massacrare per liberare Betlemme.. Betlemme è qui, è ovunque dove voi vogliate far nascere il Signore. 
  3. Facciamo i pini.. tipico simbolo pagano del nord Europa, che i cristiani nella loro saggezza hanno saputo battezzare.. il cristianesimo vero puro non nega la realtà, ma la accetta, la trasfigura…e così nei pini ci abbiamo messo le palle di Natale, che in antichità erano le palle di cristallo che ricordavano l’ostia. Sapevate questo? 
  4. Le luci.. anche noi qui riempiamo di luminarie.. perché la Luce viene, ma le tenebre non l’hanno accolta (Gv. 1,5). 
  5. Il buon San Nicola che nei paesi nordici si festeggia il 6 dicembre e nei paesi Mediterranei da noi è diventata Santa Lucia (il 13 dicembre) e’ stato poi preso come testimonial della Coca Cola che lo ha fatto diventare papà natale e lo ha vestito di rosso.. ebbene il rosso non c’entra nulla.. è il rosso della coca cola. Ricuperiamo Santa Claus e poi va bene che lo chiamiamo come vogliamo.. 

Allora accorgiamoci che Natale ritoccato e Natale vero rischiano di viaggiare in parallelo e far diventare il Natale un dovere… di fare una festa e non ricordarsi perché si fa una festa. Allora teniamoci l’emozione di questo Natale, ma proviamo a recuperare la fiducia..non per far finta che Gesù nasca, perché Gesù è già nato… ma per farlo nascere nei nostri cuori. Ogni anno ci prepariamo per un mese a SOPRAVVIVERE al Natale. È adesso che dobbiamo iniziare a prepararci… Siamo qui per darci un mese di sveglia interiore, per far nascere (ancora e ancora) Dio in noi. É già nato, ovvio, altrimenti non stareste qui. É già nato, ovvio, se avete deciso di mettervi a cercare Dio. 

PRIMA CONSIDERAZIONE Cerchiamo di mettere un po’ di Natale vero nel Natale falso. E questa cosa è possibile per ciascuno di noi. E non perché i nostri figli abbiano una parte importante nella recita di Natale.

 

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