Venerdì scorso
Una domenica da Leoni. Dopo aver incastrato lo smaltimento degli accumuli settimanale in un sapiente tangram di lavatrici, cucina, libri da sistemare, aerosol, ora d’aria, cicci e pasticci ecco come un lampo che laggiu’ attraversa il cielo blu… non compare lady oscar ma mi si palesa come dovrà cominciare il lunedì: estetista alle 8.
Impossibile.
No, no e’ possibile. Ricordo immediatamente il siparietto dei primi di agosto. Si’, sì agosto.
“Scusa Carla hai posto.. a meta’ ottobre? No, perche’ per allora i bimbi saranno gia’ pienamente inseriti a scuola (ottimismo).. Sì, ecco perfetto. Alle 8? Sì, dai alle 8: portiamo i bimbi a scuola e alle 8 sono lì, così poi arrivo in tempo in ufficio”.
Noooooooooooooooo. E chi ha deciso che è già metà ottobre?!?!? Un reminder di Google calendar?? Un appuntamento di outlook??!?! Un app delle stagioni!? Diamine, non ci voleva.
Armata delle più buoni intenzioni, cerco una soluzione take&way e mi preparo a telefonare all’estetista per chiedere almeno la grazia di un quarto d’ora di posticipo.
La scoccio la domenica. Eh sì. Mi gioco il fattore “mi conosce da 30 anni, lo sa che sono a tratti estemporanea dai”.
“Carla.. mi prostro in ginocchio in retromarcia, mi concedi un quarto d’ora domani mattina??”
“Cate.. stai bene? Domani io sono chiusa. 20 anni che sono chiusa di lunedì. Tu dovevi venire venerdì. Scorso… Ti ho chiamato, ma il tuo telefono era spento”
Venerdì scorso.
Niente dai. Ho ripreso appuntamento tra un paio di mesi. La ceretta di Natale insomma.
Così almeno la calza della befana poi mi entra liscia liscia.
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